Il Consiglio dei Ministri Agricoli della UE si è riunito a Lussemburgo il 23 e 24 giugno u.s.. Di seguito si riportano i principali argomenti che sono stati discussi.
- Questioni agricole legate al commercio
Il Consiglio ha discusso le questioni agricole legate al commercio, a seguito di una presentazione da parte della Commissione dei recenti sviluppi in questo settore, con l’obiettivo di fornire orientamenti politici alla Commissione.
Particolare attenzione è stata prestata dai Ministri ai negoziati con gli Stati Uniti e l’Ucraina e alla finalizzazione dell’accordo Mercosur.
I Ministri hanno inoltre discusso della necessità di adoperarsi per definire un elenco di principi generali che orientino le relazioni commerciali dell’UE con i paesi terzi nel settore agricolo. In tale contesto, hanno sottolineato l’importanza, da un lato, di diversificare le relazioni commerciali per contribuire a promuovere nuove opportunità di esportazione e ridurre le dipendenze critiche e, dall’altro, di meccanismi di salvaguardia a protezione dei mercati sensibili e di raggiungere un buon equilibrio tra interessi offensivi e difensivi.
Per quanto riguarda il cambiamento della politica tariffaria statunitense, i Ministri hanno chiesto un accordo vantaggioso per entrambe le parti, senza compromettere i rispettivi standard di sicurezza e sostenibilità alimentare, esprimendo il loro sostegno agli sforzi della Commissione per trovare una soluzione negoziata.
Per quanto riguarda le importazioni di prodotti agroalimentari e materie prime dall’Ucraina, la maggior parte dei Ministri ha espresso il proprio costante sostegno all’Ucraina e al suo popolo.
Allo stesso tempo, hanno sottolineato la necessità di trovare una soluzione equilibrata e reciprocamente vantaggiosa a lungo termine, che tuteli anche gli interessi e la competitività degli agricoltori europei, nell’ambito di una zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA) UE-Ucraina rivista.
Hanno incoraggiato la Commissione a procedere con questi negoziati il prima possibile.
I Ministri hanno anche affrontato il tema dell’accordo commerciale UE-Mercosur. In questo contesto, diversi Ministri hanno sottolineato l’importanza di un adeguato indennizzo finanziario per gli agricoltori europei. In merito a tale accordo, la Commissione “adotterà a breve la sua proposta per la conclusione e la firma dell’accordo”, ha confermato il Commissario, sebbene sia improbabile che ciò accada prima del 9 luglio, secondo alcune fonti. Ha descritto l’accordo con il blocco latinoamericano come “importante dal punto di vista geopolitico”, in quanto “tiene conto dei nostri interessi offensivi e difensivi in modo equilibrato, migliorando l’accesso al mercato per diversi prodotti agroalimentari dell’UE soggetti a dazi che vanno dal 10% al 35% e proteggendo 344 indicazioni geografiche dell’UE”. Sotto la pressione di paesi come Francia, Irlanda, Austria e Polonia, l’accordo “pone anche limiti chiari, ben calibrati e gradualmente attuati all’apertura del mercato in settori sensibili come la carne bovina, il pollame e lo zucchero… e contiene garanzie bilaterali, che possono essere attivate per proteggere uno specifico settore agricolo”.
- Semplificazione in agricoltura
Il Consiglio ha tenuto un dibattito orientativo sulla proposta di semplificazione delle norme nel settore agricolo (il cosiddetto regolamento Omnibus sull’agricoltura).
Il Consiglio ha accolto con favore le modifiche proposte, ritenendo che riflettessero ampiamente le preoccupazioni espresse dagli agricoltori.
In particolare, il Consiglio ha accolto con favore la semplificazione dei requisiti e dei controlli ambientali e la maggiore attenzione agli incentivi.
Il Consiglio ha inoltre accolto con favore il fatto che gli Stati membri beneficeranno di una maggiore flessibilità nell’adattare i propri piani strategici della PAC, nonché di strumenti migliorati per la gestione delle crisi e dei rischi.
Tuttavia, molte delegazioni hanno messo in discussione l’introduzione di un’autorità responsabile della governance dei dati nell’ambito della PAC, sostenendo che ciò diventerebbe un onere amministrativo per le autorità nazionali, senza semplificazioni significative per gli agricoltori. I Ministri hanno inoltre ritenuto che anche le aziende agricole parzialmente biologiche e quelle in conversione all’agricoltura biologica dovrebbero beneficiare delle esenzioni proposte per gli agricoltori biologici.
I Ministri hanno inoltre continuato a sottolineare la necessità di un bilancio solido e dedicato alla PAC.
Infine, hanno sottolineato l’importanza di una rapida adozione e attuazione delle norme proposte.
L’esame della proposta rientra nella competenza del Consiglio Affari Generali, come per tutte le proposte omnibus presentate dalla Commissione. Tuttavia, diversi Ministri dell’agricoltura hanno ritenuto che la proposta dovesse invece rientrare nella competenza del Consiglio Agricoltura e Pesca, sollecitando che venissero ascoltate le loro opinioni sulla semplificazione della PAC.
- Benessere degli animali durante il trasporto
Il Consiglio ha esaminato una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori relativi al regolamento sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate, con opinioni divergenti emerse durante la “tavola rotonda” su questo delicato argomento.
Il Ministro spagnolo Luis Planas ha affermato che Madrid non può sostenere il testo nella sua forma attuale, poiché è necessario trovare un migliore equilibrio tra benessere degli animali e competitività del settore zootecnico. “La proposta non semplifica le cose”, ha dichiarato ai colleghi, indicando i 3.500 emendamenti già presentati dal Parlamento europeo.
“Non è possibile raggiungere un accordo… non è una buona base per un accordo tra il Consiglio e i deputati”, ha aggiunto Planas.
Il Ministro ungherese István Nagy si è spinto oltre, affermando che Budapest “non può sostenere disposizioni che metterebbero a repentaglio la sostenibilità del settore zootecnico”, aggiungendo che la Commissione dovrebbe ritirare completamente la proposta.
Il suo omologo portoghese José Manuel Fernandes ha fatto riferimento ad alcuni problemi specifici legati alle “regioni ultraperiferiche e territori d’oltremare”, sottolineando che il trasporto di animali vivi è essenziale per il settore. Ha parlato di tempi di percorrenza prolungati, di nessun limite al trasporto marittimo, sostenendo il mantenimento degli attuali livelli di temperatura fino all’entrata in funzione dei veicoli con aria condizionata.
“Dobbiamo tenere conto delle specificità di ogni territorio, di ogni Stato membro, di ogni regione ultraperiferica”, ha dichiarato all’Aula, altrimenti “ridurrà la coesione territoriale e dovremo ricorrere alle importazioni… qui stiamo parlando di sovranità alimentare e sicurezza alimentare”.
Il Ministro irlandese, Timmy Dooley, ha elogiato gli sforzi della Presidenza “per trovare un testo di compromesso”, affermando che Dublino “sostiene la revisione… poiché è corretto e necessario avere standard più elevati di benessere animale durante la vita dell’animale”.
Ma Dooley ha affermato che è “fondamentale” tenere in considerazione la “posizione geografica di tutti gli Stati membri, in modo che i paesi possano accedere al mercato unico su base di parità”.
Qualsiasi revisione “dovrebbe basarsi su conoscenze tecniche e scientifiche, attingendo alle migliori pratiche e alla proporzionalità… e alleggerire l’onere amministrativo”.
Nel frattempo, la finlandese Sari Essayah ha ribadito che è “importante rivedere la legislazione… poiché il quadro attuale risale a 20 anni fa”. Ha tuttavia insistito sul fatto che l’allevamento di animali dovrebbe essere ancora possibile, poiché qualsiasi revisione deve “tenere conto delle condizioni locali… e di soluzioni tecniche e di altro tipo per garantire il benessere degli animali e ridurre gli oneri amministrativi”.
Ha menzionato due esempi specifici che sarebbero “problematici” per il suo Paese, relativi ai limiti temporali per l’importazione di pulcini e alle disposizioni relative a età/peso per i vitelli non compatibili con l’allevamento di vitelli in Finlandia.
Sebbene la proposta “non sia la più semplice”, portando a “un acceso dibattito su un argomento delicato”, il Presidente uscente del Consiglio Czesław Siekierski ha affermato che la revisione ha offerto una “opportunità per aggiornare e migliorare i requisiti attuali”.
Riconoscendo che rappresenterà una “grande sfida per la Presidenza danese”, ha chiarito che “dobbiamo trarre la conclusione che abbiamo compiuto progressi”.
Da parte sua, Jacob Jensen ha affermato che Copenaghen “garantirà progressi continui in questi negoziati… partendo da solide fondamenta”, tenendo conto dei più recenti pareri scientifici in materia di tempi di trasporto, spazio disponibile, disposizioni sulla temperatura, accesso ad acqua e mangimi.
Il Commissario per la Salute e il Benessere Animale, Olivér Várhelyi, ha riconosciuto che, da quando la proposta è stata presentata nel dicembre 2023, si è rivelata “divisiva sia per le parti interessate che per gli Stati membri”. Ci sono “molte questioni in sospeso”, affermando che i suoi servizi sono stati “molto attenti alle vostre preoccupazioni”, mentre collaborerà “a stretto contatto con la presidenza entrante per trovare il giusto equilibrio per tutelare il benessere degli animali trasportati, consentendo alla produzione e al commercio di bestiame di continuare”.
- Protezione delle denominazioni tradizionali per gli alimenti di origine animale
La Commissione deve urgentemente proteggere le denominazioni delle carni, ha concordato la maggioranza dei Ministri dell’Agricoltura. Sulla base di una nota (Protezione delle denominazioni tradizionali per gli alimenti di origine animale) presentata da Rep. Ceca, Italia, Austria, Ungheria e Slovacchia, supportata da Francia, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Spagna e Romania la coalizione invita l’esecutivo a presentare una proposta legislativa per proteggere le denominazioni tradizionali degli alimenti di origine animale, “garantendo loro la stessa protezione concessa al latte ed ai prodotti lattiero-caseari”.
Il messaggio rappresenta un segnale forte in vista dei triloghi sull’Organizzazione comune dei mercati (OCM) sotto la presidenza entrante: voto della COMAGRI sulla relazione dell’eurodeputata francese Céline Imart il 1° settembre, voto in plenaria nella sessione plenaria di ottobre a Strasburgo .
In risposta, Hansen ha affermato che “fornire informazioni chiare ai consumatori è fondamentale”, mentre il blocco “dispone già di una legislazione in vigore per raggiungere questo obiettivo”.
Il termine “miele” è già protetto dalla direttiva sul miele, quindi non sono necessarie ulteriori disposizioni legali, mentre i prodotti lattiero-caseari sono protetti da l’OCM, ha ricordato ai delegati.
Per quanto riguarda gli altri prodotti animali, si è impegnato a prendere in considerazione la richiesta e “considererà come procedere su questa delicata questione nel contesto della prossima revisione del Regolamento OCM”.
La prossima riunione del Consiglio dei Ministri è fissati per il 14 luglio a Bruxelles.