53ª Assemblea Generale UNICEB

Le filiere zootecniche vera risorsa di sostenibilità

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53ª Assemblea Generale UNICEB

Si è celebrata oggi a Roma la 53ª Assemblea Generale UNICEB che è tornata di nuovo in presenza e che ha potuto contare su una numerosissima partecipazione di Associati ed ospiti.

L’Assemblea ha confermato alla Presidenza Carlo Siciliani, titolare dell’azienda associata  Siciliani SpA ed ha rinnovato la squadra di governo per il biennio 2022/2023.

Il Presidente ha espresso soddisfazione per questa riconferma che dà nuova energia per proseguire il lavoro indirizzato, sempre più, alla ricerca di sinergie per un compattamento del settore al fine di far confluire in un fronte unico il messaggio che più di ogni altro, in questa fase socio-economica è il più sentito di tutti: il mondo della carne vuole comunicare il proprio ruolo di centralità nell’ambito del mondo agroalimentare ed ha bisogno di tutele per permettere agli imprenditori di continuare ad investire.

Ci siamo interrogati – ha proseguito Siciliani – su quale possa essere la chiave di sviluppo del settore  per rafforzare questo andamento, facendo nostre anche le aspettative sulle quali si stanno concentrando i consumatori: credo che tutto si possa racchiudere nel termine “Filiera”.

Solo lavorando insieme – ha sottolineato Siciliani –  riusciremo a raggiungere quegli obiettivi di transizione ecologica, di valorizzazione del prodotto carne, di giusta distribuzione del valore aggiunto, di investimenti per produrre di più e meglio aumentando la qualità del prodotto già così alta.

Il Segretario Generale – Clara Fossato – ha presentato all’assemblea i punti programmatici che l’UNICEB ritiene imprescindibili per la tutela del comparto e che verranno presentati al Governo:

  • Sicurezza energetica:

o   Vanno mantenuti e incrementati i fondi per permettere la transizione, anche togliendo dei paletti che li rendono poco fruibili e di difficile accesso per le stesse aziende (autoconsumo sul Parco Agrisolare);

o   Allo stesso tempo è necessario un iter autorizzativo semplificato che permetta alle aziende di mettere in atto gli investimenti

o   Mantenimento di un sistema di garanzie (crediti di imposta che attenuino i costi degli aumenti energetici; cumulabilità delle misure incentivanti; ragionare per rendere strutturali gli sgravi sulle accise sui carburanti).

  • Difesa delle nostre produzioni di qualità, mediante un sistema corretto di informazione al consumatore che non può sintetizzarsi in una sequenza di colori a semaforo per prodotti che vanno dall’olio al parmigiano, dal prosciutto al vino, per evitare che una bevanda diet abbia il bollino verde mentre il prosciutto DOP riceva un semaforo rosso.
  • Meat Sounding: arrivare in tempi strettissimi a varare una norma nazionale, simile a quella spagnola, e già messa in atto a livello comunitario per il settore lattiero, che impedisca a prodotti vegani o/o vegetariani, l’uso di quelle denominazioni di vendita utilizzate tradizionalmente per la carne ed i suoi prodotti.
  • Cibo e Carne Sintetica: quella che vuole essere la nuova frontiera della sostenibilità, rischiamo si traduca in una omologazione di una dieta unica per l’intero pianeta, il cui processo di produzione al momento non solo risulta oscuro e simile a quello del “Piccolo chimico” ma probabilmente molto più impattante sull’ambiente di quel che vogliono farci credere. Penso alla quantità di energia necessaria per produrre questo prodotto di sintesi.

Ci preoccupano molto le ingenti somme che anche l’UE ha stanziato per la ricerca in materia di carne sintetica perché questo potrebbe essere il preludio ad un imminente avvio di procedure di autorizzazione al consumo di questi prodotti anche da noi. Vi ricordo che al momento solo Singapore autorizza il loro consumo e, notizia di pochi giorni fa, anche la FDA degli Stati Uniti ha autorizzato per la prima volta un prodotto a base di carne coltivato da cellule animali per il consumo umano. Trattasi di pollo coltivato in cellule. Non possiamo permettere tutto ciò – afferma Clara Fossato.

  • Export: Il cibo e le produzioni italiane potrebbero portare il nostro Paese a raggiungere quest’anno la cifra record di 60 miliardi di euro di esportazioni. L’export è un asset secondo noi fondamentale per la ricchezza delle nostre aziende, per l’equilibrio di mercato, per l’appeal del Made in Italy che ci distingue sempre di più nel mondo, tanto più in quei Paesi che conquistano una capacità reddituale maggiore. Occorre aumentare la capacità di penetrazione sui mercati mondiali, da una parte aumentando la potenza di fuoco in termini di risorse umane e progettuali e dall’altro diminuendo o abbattendo quelle barriere non tariffarie che ancora oggi limitano fortemente l’accesso ai mercati esteri. La carne e i loro prodotti hanno purtroppo bisogno di iter più complessi per l’accesso ai mercati dei Paesi Terzi rispetto ad altri prodotti: la definizione di specifici protocolli di intesa, di concordare apposite certificazioni sanitarie, di ispezioni in loco degli stabilimenti produttivi da parte delle Autorità dei Paesi Terzi.

Suggeriamo che l’appena costituito “Comitato interministeriale per il made in Italy nel mondo” si prenda carico di questo aspetto fondamentale. Per tale ragione è però imprescindibile l’inserimento del ministero della Salute all’interno del Comitato. Solo facendo squadra possiamo sperare di raggiungere gli obiettivi ambiziosi in tempi rapidi.

  • Campagne di promozione e comunicazione: L’impegno più importante il Governo lo deve assumere sulla corretta “narrazione” del prodotto senza la quale il rischio che si corre realmente e che si fermino gli investimenti degli imprenditori del comparto: se un prodotto può essere venduto ha un senso investire, altrimenti la conseguenza è cambiare mestiere, con pesanti effetti di carattere sociale ed economico e direi ambientale per tutto il Paese. In economia si investe quando la domanda è stabile e garantisce prospettive di crescita in termini economici.

I lavori assembleari sono proseguiti con una relazione del Dott. Denis Pantini, Responsabile Agricoltura e Industria di Nomisma, sul tema “La filiera italiana delle carni tra competitività, scenari evolutivi e paradossi” che ha posto in risalto l’importanza del settore delle carni all’interno del comparto agroalimentare, non solo dal punto di vista economico ma anche occupazionale e che ha evidenziato come il comparto si sia evoluto negli anni in materia di sostenibilità ambientale. Proprio su questo ultimo tema il Dott. Pantini ha messo in risalto tutta una serie di paradossi per dimostrare quanto siano pretestuosi gli attacchi che sempre più spesso vengono mossi nei confronti del mondo dell’allevamento del bestiame e dei prodotti carnei in genere.

Il Ministro Lollobrigida, impegnato fuori Roma, ha garantito il suo messaggio attraverso la partecipazione del Senatore Luca De Carlo, Presidente della Commissione Agricoltura del Senato con un intervento che ha rassicurato la platea sull’attenzione assoluta che il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare manterrà nei prossimi cinque anni sulle esigenze del comparto zootecnico.

Non ha voluto far mancare il proprio saluto e contributo anche il Vice Presidente del Senato, Senatore Maurizio Gasparri, che la UNICEB da anni può annoverare fra i più graditi ospiti non solo per la sua competenza politica ma anche per la profonda conoscenza del settore Agroalimentare e Zootecnico in particolare.

E’ seguita una Tavola Rotonda – moderata dal giornalista de Il Tempo, Mario Benedetto – che ha permesso di analizzare a fondo il tema dell’assemblea: “Le filiere zootecniche vera risorsa di sostenibilità” con la partecipazione dell’Onorevole Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, del Dott. Andrea Ripa di Meana, Amministratore unico di GSE SpA – Gestore dei Servizi Energetici, del Prof. Paolo De Castro, Europarlamentare, del Dott. Francesco Saverio Abate, Capo Dipartimento della Qualità Agroalimentare del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e delle foreste.

A chiusura dei lavori l’UNICEB ha avuto l’onore della presenza del Professor Francesco Schittulli Presidente della Lilt che con la sua professionalità ed, allo stesso tempo, affabilità ha sottolineato con forza la necessità che l’educazione alimentare deve iniziare sin dalla scuola materna affinché i bambini possano essere guidati verso una alimentazione sana, equilibrata e completa in cui la carne, con i suoi elementi nutrizionali preziosi, rientra a pieno titolo. Il consumo di carne, equilibrato (500 grammi a settimana) e di qualità, assicura una crescita sana nei giovani ed un apporto delle proteine nobili per gli adulti e gli anziani.

E’ stato un onore – conclude il comunicato – avere ospiti all’Assemblea Generale di UNICEB la Senatrice Maria Vita Nocco, il Senatore Dario Damiani,  il Ministro Consigliere per l’economia e il commercio dell’Ambasciata cinese, Dott. Li Bin, il Consigliere per gli Affari Agricoli dell’Ambasciata di Francia, Dott. Jean-Pascal Fayolle, il Dott. Ugo della Marta, Direttore Generale della Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute, il Direttore Generale di Ismea, Dott.ssa Maria Chiara Zaganelli, il Presidente di CIA-Agricoltori italiani, Cristiano Fini, il Presidente Assograssi, Dott. Alberto Grosso, Presidente Assomacellai, Dott.  Luigi Frascà, i rappresentanti di Confagricoltura, Copagri, di Assalzoo, di Assica, Unaitalia, del Crea, il Prof. Francesco Zecca dell’Università La Sapienza, Professore Ordinario di Economia agroalimentare.

Roma, 1° dicembre 2022