Legge su carne sintetica e denominazioni di vendita dei prodotti carnei

La Commissione UE chiude la procedura a seguito della notifica

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Legge su carne sintetica e denominazioni di vendita dei prodotti carnei - La Commissione UE chiude la procedura a seguito della notifica

Il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha risposto ad una interrogazione parlamentare in merito alla Legge 1° dicembre 2023, n. 172 recante “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonchè di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali.

In particolare, il Ministro ha fornito chiarimenti in merito alla chiusura della procedura avviata dalla Commissione UE a seguito della notifica della Legge.

La chiusura, ha dichiarato il Ministro, comporta che sia stato definitivamente accertato da parte della Commissione europea la compatibilità della legge con i principi del diritto dell’Unione europea in tema di mercato interno. Diversamente, la Commissione avrebbe proceduto a contestare, come era nelle sue facoltà, le disposizioni, a prescindere dalla modalità di notifica. Non ci sarà pertanto nessuna procedura di infrazione né richiesta all’Italia di abrogare la legge. La Commissione ha solo chiesto, in pratica, di essere informata sull’applicazione della legge da parte dei giudici nazionali.

Di seguito il testo dell’interrogazione dell’On. Le Poli mentre in allegato il testo della risposta del Ministro Lollobrigida.


TESTO INTERROGAZIONE

Atto n. 3-00916

Pubblicato il 31 gennaio 2024, nella seduta n. 152
Svolto question time il 1° febbraio 2024 nella seduta n. 153 dell’Assemblea

DE POLIBIANCOFIORE – Al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. –

Premesso che:

con la legge 1° dicembre 2023, n. 173, l’Italia è diventata la prima nazione europea a proibire la produzione e commercializzazione del cibo sintetico, applicando il principio di precauzione a tutela della salute pubblica dei cittadini;

a fronte di un’agricoltura europea e, in particolar modo, italiana basate su qualità e sicurezza delle produzioni, nel mondo sono emerse pratiche di produzione alimentare basate su cellule artificiali coltivate in laboratorio, anche tramite impiego di tessuti di animali vivi;

tali alimenti ricadono, secondo la normativa UE, nella fattispecie di “nuovi alimenti” o “novel food”, ai sensi del regolamento (UE) n. 2015/2283, in quanto alimenti che non fanno parte delle pratiche tradizionali europee e che necessitano di particolari verifiche di tipo sanitario e di sicurezza presso l’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare;

il dibattito inerente al cibo sintetico si fonda su aspetti di natura sociale, legale, ma anche legati alla trasparenza, anche dal punto di vista delle informazioni scientifiche impiegate nel dibattito, spesso oggetto di campagne di “greenwashing”, le quali, ad oggi, non garantiscono una condivisione di informazioni accurata ed indipendente;

come indicato dalle rilevazioni dell’Euro barometro 2020, per i cittadini europei è sempre più importante la natura territoriale e la trasparenza delle informazioni che accompagnano la commercializzazione dei prodotti di natura alimentare, così come la disponibilità di informazioni sui metodi di produzione;

in tal senso l’Italia, nel corso del Consiglio AGRIFISH del 23 gennaio 2024, ha presentato un documento formale al consesso dei Paesi membri, insieme ad Austria e Francia, circa il ruolo del cibo sintetico, altresì detto coltivato, nell’agricoltura europea, richiedendo anche l’avvio di una consultazione pubblica in tutta Europa sulla carne coltivata in laboratorio, la tutela delle denominazioni dei prodotti alimentari, nonché che la Commissione europea rediga, prima di qualsiasi autorizzazione alla vendita e consumo di cibo sintetico, una valutazione d’impatto completa ed oggettiva su questi prodotti, affrontando quesiti di natura etica, economica, sociale ed ambientale, oltre che di natura tradizionale e con riferimenti al benessere animale ed alla sovranità alimentare europea;

tale documento è stato oggetto di discussione e valutazione da parte dei Paesi membri UE presenti,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo possa rendere conto dell’esito dell’ultimo Consiglio AGRIFISH del 23 gennaio 2024, in particolare in relazione alla posizione assunta dai Paesi membri UE sul cibo sintetico.