Proposta della Commissione per la riduzione dell’utilizzo di nitriti e nitrati nei prodotti a base di carne

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Proposta della Commissione per la riduzione dell'utilizzo di nitriti e nitrati nei prodotti a base di carne

I Servizi della Commissione europea hanno predisposto una proposta di Regolamento per modificare il Regolamento n. 1333/2008 e l’allegato del Regolamento n. 231/2012 al fine di rivedere i livelli e le modalità di calcolo dei Nitriti e dei Nitrati utilizzati nei prodotti a base di carne (Nitrito di Potassio: E 249; Nitrito di Sodio: E 250; Nitrato di Sodio: E 251; Nitrato di Potassio: E 251).

Attualmente, la normativa comunitaria prevede la possibilità di impiegare nei prodotti a base di carne, una dosa massima, aggiunta al momento della produzione, di 150 mg/kg di nitriti e nitrati. Per prodotti tradizionali come speck e bresaola, la norma prevede la possibilità di aggiungere livelli massimi di nitrati pari a 250 mg/kg e di nitriti pari a 100 mg/kg, considerata come dose massima residua al termine del processo di produzione.

Le nuove disposizioni, che in ogni caso andrebbero in vigore 24 mesi dopo la data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Regolamento, prevedono in sintesi:

  • una riduzione dei quantitativi di nitriti e nitrati utilizzati nei prodotti a base di carne;
  • le quantità saranno espresse in ioni NO2 e NO3, in luogo di NaNO2, KNO2, NaNO3, KNO3;
  • per le categorie 08.3.1 (Prodotti a base di carne non trattati termicamente) e 08.3.2 (Prodotti a base di carne trattati termicamente)  è stata fissata anche la dose massima residua al termine del processo di produzione;
  • per la categoria 08.3.4 (Prodotti tradizionali a base di carne) verrà presa in considerazione solo la quantità residua al termine del processo di produzione.

Tuttavia, dobbiamo segnalare che la Commissione Ambiente (ENVI) del Parlamento europeo ha adottato una proposta di risoluzione con la quale si oppone all’adozione della citata proposta della Commissione, con 46 voti a favore, 36 contrari e 9 astenuti. Tale risoluzione potrebbe essere votato in seduta plenaria dal Parlamento europeo nel prossimo mese di luglio (ancora da confermare).

La Commissione ENVI elenca sostanzialmente quattro ragioni principali che giustificano questa opposizione:

(i) l’aumento del cancro al colon-retto in Europa e l’aumento del rischio di cancro per le donne in gravidanza,

(ii) le associazioni con l’assunzione di nitriti e nitrati dalle carni lavorate,
(iii) possibilità di produrre salumi senza additivi a base di nitrato/nitrito, e
(iv) principio di precauzione e prevenzione del cancro.

L’eurodeputata Michèle Rivasi (Verdi/EFA, Francia), responsabile della presentazione dell’obiezione, si è opposta alla misura anche sulla base della compatibilità con l’articolo 6 del Regolamento (CE) n. 1333/2008, che richiede che un additivo alimentare sia sicuro e non ponga problemi di salute ai consumatori. L’eurodeputato ha inoltre ricordato alcune norme degli Stati membri sugli additivi nitrati e ha invitato la Commissione a ritirare la proposta di regolamento e a introdurre un divieto sull’aggiunta di nitrati e nitriti alle carni lavorate. L’eurodeputato Rivasi ha anche proposto un periodo di transizione di 4 anni tra l’entrata in vigore del divieto degli additivi nitrati nei prodotti di salumeria e la sua effettiva applicazione.

Pertanto, se questa obiezione dovesse essere adottata dal Parlamento europeo in seduta plenaria, la Commissione dovrebbe modificare la propria proposta legislativa, presentarne una nuova oppure abbandonare l’iniziativa.

Su richiesta per gli associati il testo della proposta di Regolamento unitamente alla Risoluzione della Commissione ENVI del Parlamento europeo.