Pubblicata Ordinanza Ministero Salute su divieto ingresso in Italia da 16 Paesi

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Ministero della Salute - Divieto di ingresso in Italia

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 l’Ordinanza del Ministero della Salute 16 luglio 2020 con la quale sono state estese le misure di divieto di ingresso in Italia, attualmente previste nei confronti di 13 Paesi, anche a Serbia, Montenegro e Kosovo.

Pertanto, l’elenco dei Paesi soggetti a divieto diviene di 16 e precisamente: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia ed Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana e, appunto, Serbia, Montenegro e Kosovo.

Come anticipato, grazie al nostro intervento, siamo riusciti a far inserire nella nuova Ordinanza, in vigore da oggi al 31 luglio 2020, una deroga per gli autotrasportatori che quindi non saranno interessati dal divieto di ingresso in Italia. La deroga vale esclusivamente per le provenienze da Serbia, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord, Kosovo e Montenegro.

Tuttavia, si segnala che l’autotrasportatore dovrà compilare una autodichiarazione nella quale indicare i motivi del viaggio (lavoro), il luogo di destinazione, recapito telefonico presso cui ricevere le comunicazioni durante la permanenza in Italia che, in ogni caso è limitata a 5 giorni.

Con l’autodichiarazione, il trasportatore si assume i seguenti obblighi:

  1. a) allo scadere del periodo di permanenza, di lasciare immediatamente il territorio nazionale e, in mancanza, di iniziare il periodo di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario per un periodo
    di quattordici giorni presso l’abitazione, la dimora o il luogo di soggiorno indicata nella comunicazione medesima;
    b) di segnalare, in caso di insorgenza di sintomi COVID-19, tale situazione con tempestività al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria locale per il tramite dei numeri telefonici
    appositamente dedicati e di sottoporsi, nelle more delle conseguenti determinazioni dell’Autorità sanitaria, ad isolamento.

L’autodichiarazione deve essere inviata al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente in base al luogo di ingresso nel territorio nazionale. Si consiglia, inoltre, di tenere nell’automezzo l’originale dell’autodichiarazione in caso di controlli.