Emergenza Coronavirus – Raccomandazione Consiglio UE per apertura frontiere ai residenti di alcuni Paesi terzi

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Commissione Europea

Il Consiglio Europeo con la Raccomandazione 9208/20 (allegata alla presente) ha stabilito che le limitazioni per i viaggi nei Paesi membri non dettati da motivi di necessità dovrebbero essere eliminate per i residenti dei seguenti Paesi terzi:

  • Algeria
  • Australia
  • Canada
  • Georgia
  • Giappone
  • Montenegro
  • Marocco
  • Nuova Zelanda
  • Ruanda
  • Serbia
  • Corea del Sud
  • Tailandia
  • Tunisia
  • UruguayCina, in caso di rispetto di reciprocità.

I residenti di Andorra, Monaco, San Marino e Stato del Vaticano, ai fini della raccomandazione, sono equiparati ai residenti dell’Unione Europea.

La determinazione della lista dei 15 paesi terzi ha tenuto in considerazione la situazione epidemiologica, le misure di contenimento adottate, incluso il distanziamento sociale, così come considerazioni economico-sociali.

La lista di Paesi sarà aggiornata periodicamente (ogni 2 settimane), in base al monitoraggio dei richiamati criteri.

La Raccomandazione ha specificato, inoltre, che in caso di permanenza di restrizioni di viaggio, le seguenti categorie di persone dovrebbero essere, comunque, esentate dal loro rispetto:

  • Cittadini europei e familiari;
  • Residenti in Europa da lungo tempo e familiari;
  • Viaggiatori con una funzione o esigenza essenziale, come indicato nella Raccomandazione.

La Raccomandazione non è uno strumento legale vincolante, ma gli Stati membri sono responsabili dell’attuazione dei suoi contenuti.
Gli Stati membri, però, ai sensi della stessa, non dovrebbero decidere autonomamente di eliminare le restrizioni per i residenti di Paesi diversi da quelli elencati, senza una preventiva decisione coordinata.

Per quanto riguarda l’Italia con ordinanza del Ministro della Salute è stata conseguentemente modificata fino al prossimo 14 luglio, la disciplina degli ingressi in Italia da e verso l’Estero prevedendo:

  • La possibilità dell’ingresso in Italia, a prescindere dalla motivazione, dei residenti in 14 Paesi extra Ue e Schengen (Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Serbia, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay);
  • La possibilità di viaggi per studio da e per qualsiasi destinazione;
  • L’obbligo per chi entra da Paesi diversi da UE, Schengen, UK e microstati europei (valido anche per i residenti nei 14 paesi sopra elencati) di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (salvo casi di esclusione già previsti), secondo le modalità previste dagli artt. 4 e 5 del DPCM 11 giugno 2020.