Benessere animale in allevamento: Parlamento UE approva relazione

Richiesta chiarezza, attuazione uniforme, aiuti e reciprocità

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Benessere animale in allevamento - Parlamento UE approva relazione

Lo scorso 15 febbraio il Parlamento europeo ha adottato la relazione di esecuzione sul benessere degli animali in allevamento  elaborata dalla Commissione Agricoltura dello stesso organo. Le richieste dei deputati del PE possono essere così sintetizzate: meno spazio per l’interpretazione delle norme UE sul benessere degli animali negli allevamenti, più finanziamenti per gli allevatori, reciprocità nelle importazioni e un sistema di etichettatura UE sul benessere animale armonizzato entro il 2023.

Sebbene la legislazione dell’UE fissi norme rigorose a tale riguardo, la valutazione della sua attuazione condotta dal Servizio di ricerca del Parlamento europeo (EPRS) nel giugno 2021 ha mostrato che permangono carenze in alcuni settori.

La Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (AGRI) del Parlamento europeo ha quindi elaborato una relazione sull’esecuzione della legislazione dell’UE che disciplina il benessere degli animali destinati alla produzione alimentare, basata sullo studio dell’EPRS. Essa si concentra sulla direttiva 98/58/CE riguardante la protezione degli animali negli allevamenti, la direttiva 1999/74/CE sulla protezione delle galline ovaiole, la direttiva 2007/43/CE concernente la protezione dei polli allevati per la produzione di carne, la direttiva 2008/119/CE sulla protezione dei vitelli e la direttiva 2008/120/CE riguardante la protezione dei suini. Dal suo ambito sono escluse le questioni attinenti al benessere degli animali durante il trasporto e la macellazione.

Nella risoluzione sulla relazione di esecuzione sulla legislazione dell’UE sul benessere degli animali negli allevamenti, passata il 15 febbraio 2022 con 496 voti favorevoli, 140 contrari e 51 astensioni, i deputati, guidati dal relatore Jérémy Decerle (Renew, FR), sottolineano che l’attuale legislazione dell’UE sul benessere degli animali da produzione alimentare non è pienamente applicata in tutti gli Stati membri, e dovrebbe essere chiarita per garantirne un’applicazione più uniforme. Il Parlamento chiede inoltre un sostegno adeguato per gli allevatori che applicano queste norme nella pratica, reciprocità per i prodotti importati e un sistema di etichettatura UE sul benessere animale armonizzato.

Attuazione e sostegno uniformi per gli agricoltori

La risoluzione approvata chiede norme UE sul benessere degli animali più chiare che lascino meno spazio all’interpretazione. La legislazione deve essere recepita in modo uniforme e completo in tutti gli Stati membri, anziché essere inasprita o ulteriormente estesa. La revisione delle norme sul benessere degli animali dovrebbe basarsi su dati scientifici, valutazioni d’impatto e un approccio specie per specie.

Il Parlamento avverte, tuttavia, che le pratiche volte a migliorare il benessere degli animali possono comportare costi di produzione più elevati e aumentare il carico di lavoro degli allevatori. Pertanto, questi devono disporre di tempo, sostegno, formazione e finanziamenti sufficienti.

Reciprocità nelle importazioni

Secondo i deputati, l’aggiornamento delle norme sul benessere degli animali dovrebbe tenere conto della competitività degli allevatori dell’UE nel mercato agricolo globale. Per questo motivo invitano la Commissione a negoziare clausole di reciprocità a livello multilaterale e negli accordi bilaterali in merito al rispetto delle norme sul benessere degli animali per i prodotti importati. Secondo il Parlamento europeo, l’importazione in Europa di bestiame o carne non conforme alle norme europee sul benessere degli animali dovrebbe essere vietata.

Etichettatura relativa al benessere nei prodotti di origine animale

Poiché gli attuali sistemi di etichettatura sul benessere degli animali dell’UE, volontari e per lo più privati, variano considerevolmente, i deputati sostengono la necessità di stabilire un quadro giuridico dell’UE obbligatorio per questo sistema di etichettatura volontaria, che fornirebbe indicazioni pratiche ma lascerebbe spazio a iniziative private.

Prossimi passi

La Commissione europea ha annunciato che rivedrà il quadro legislativo dell’UE sul benessere degli animali e presenterà una proposta sull’etichettatura relativa al benessere degli animali entro la fine del 2023.